Artisti 2014

Che cosa ti manca per essere felice?

Nata a Milano nel 1974, Simona Atzori ha iniziato a seguire corsi di pittura e danza classica sin dalla più tenera età. Rifiutata dalla Royal Academy di Londra a causa del suo andicap, Simona Atzori si laurea nel 2001 in “Visual Arts” presso la Univesity of Western Ontario in Canada. Partecipa a mostre collettive e personali in tutto il mondo: Italia, Cina, Canada, Portogallo, Svizzera, Spagna, Austria. Alla sua brillante carriera di pittrice con la bocca si aggiungono numerosi successi nel campo della danza che le permettono di raggiungere importanti obiettivi, quali la nomina di Ambasciatrice per la Danza nel Giubileo del 2000 dove ha portato per la prima volta la danza in Chiesa con la coreografia “Amen” di Paolo Londi. Testimonial della cerimonia di apertura della Paralimpiadi di Torino del 2006, la ballerina ha avuto l’onore di esibirsi con grandi étoile della danza classica come Marco Pierin e Roberto Bolle.

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Granelli

Teatro DanzAbile è una compagnia professionale di teatro-danza il cui scopo è quello di portare il palcoscenico ad essere un luogo privilegiato su cui attuare una grande sfida: quella dell’incontro e della collaborazione tra realtà diverse. Il risultato è un prodotto artistico, uno spettacolo, che dona visibilità all’integrazione e la promuove nei confronti del pubblico e della collettività; in questo senso, il lavoro della compagnia assume anche una rilevanza sociale. Teatro DanzAbile si ispira all’idea che un disabile può apportare il proprio personale contributo alla società in cui vive.

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Un puntino all’orizzonte

L'associazione "Giullari di Gulliver", capeggiata dall’estroso animatore teatrale, attore, narratore e regista Antonello Cecchinato, ha lo scopo di promuovere attività d'animazione creative ed espressive rivolte a bambini, giovani, anziani e persone con andicap. Per questo motivo svolge la sua attività in collaborazione con scuole, istituti, colonie, associazioni e società interessate. L’attività di Antonello Cecchinato è riconosciuta in tutta la regione quale importante segno d’integrazione artistica, che trascende le pareti di istituti e scuole speciali per aprire agli attori della compagnia il mondo del teatro e della recitazione.

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Antagonia
   

La compagnia “Era Acquario” nasce dall’unione artistica di Lucia Nicolussi Perego e Thierry Parmentier.
Dal 1983 sino ad oggi la scuola è una delle poche realtà italiane che dedica principalmente la propria attenzione allo studio della danza contemporanea. Da sempre ogni allievo è una fonte unica di sorpresa, al quale si cerca di fornire la conoscenza della danza e del corpo ai massimi livelli, anche se ognuno è artefice della propria crescita artistica. Parallelamente al lavoro didattico in sede, l’insegnamento della danza contemporanea è proposto attraverso progetti integrati a diverse realtà sociali. Per questo motivo, “Era Acquario” collabora con associazioni di disabili, in particolare con adolescenti, sotto la guida artistica degli insegnanti, degli artisti e degli allievi di livello avanzato della compagnia.

Antagonia
spettacolo di danza (per tutti)
Coreografia/regia: Lucia Nicolussi Perego
Interpreti: Manfredi Perego, Tommaso Sementa
Musiche originali: Patrizia Mattioli

 

Antagonia è una parola anomala nel linguaggio quotidiano; spesso ciò che non conosciamo è la fonte del nostro turbamento. Così un termine nuovo ha la possibilità di portare in sé qualche cosa di sconosciuto. L’idea dello spettacolo nasce dal reale rapporto tra i due danzatori, da anni colleghi di lavoro e amici nella vita. Straordinaria la loro intesa quando danzano, ma altrettanto difficile il loro rapporto al di fuori del palco. Tommaso, intrigato dalla bellezza dell’altro, geloso della sua danza a tal punto da chiudersi in silenzi spaventosi, consapevole delle capacità fisiche di un corpo inaccessibile a lui. Manfredi, affascinato della profondità d’ogni gesto, sguardo e pensiero, dalla generosità di Tommaso nel donarsi completamente, della sua irraggiungibile capacità drammaturgica. Provocazioni e silenzi quando l’”Antagonia” entra in un gioco inarrestabile, senza confini.

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