© Foto: Panaibra Canda

Borderlines

Nello spettacolo Panaibra Gabriel Canda, uno dei più famosi coreografi mozambicani, tratta il tema dell’indipendenza e della dipendenza nelle relazioni umane e nelle società contemporanee. Con diverse sequenze di movimenti e di parole i cinque ballerini/e aprono spazi di pensiero che illuminano e mettono in discussione le moderne relazioni umane.

 

Attraverso l’alternanza costante tra tenerezza, attenzione e durezza nei movimenti dei ballerini, la coreografia affronta in modo convincente il tema dei pregiudizi che circondano le origini, il genere, le credenze e le religioni. Questo lavoro cerca l’equilibrio nella relazione tra il singolo e l’«altro», annullando le differenze e trasferendole in un mondo di dipendenza reciproca.

 

Borderlines è la terza parte della trilogia (In)Dependência, creata con ballerini/e provenienti dal programma di allenamento canadese per persone con o senza handicap fisici. Se il tema dipendenza/indipendenza è al centro di tutta la trilogia, in Borderlines viene affrontato soprattutto l’aspetto della libertà e della dipendenza nelle società moderne.

 

Al termine dello spettacolo incontro con gli artisti

Chiusura del Festival con rinfresco offerto (Foyer Teatro Foce)

Manifestazione comune di Orme Festival e IntegrART, progetto del Percento culturale Migros.

 

 

Panaibra Gabriel Canda (MZ)

Fondatore della prima compagnia di danza contemporanea del Mozambico, Panaibra Gabriel Canda è uno degli artisti che lavorano per lo sviluppo della creazione coreografica autonoma in Africa e creatore del primo programma in Mozambico di formazione in danza creativa per danzatori con e senza disabilità fisica.

Orme Festival

Genere: Danza

Durata: 60 min.

Coreografia e direzione artistica: Panaibra Gabriel Canda

Danza: Amelia Socovinho, Antonio Bila, Domingos Bie, Maria Tembe, Sonia Mulapha

In collaborazione con: Joao Mocavel

Testi: Panaibra Gabriel Canda, ispirati alle canzoni di Sam Cooke e a molti discorsi
Musica: Master Chemane, S. String Jazz Quartet, Alva Noto, Ruichi Sakamoto

Fotografie: Panaibra Canda

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